venerdì 9 luglio 2010

"Accetto le critiche ma non le calunnie"


«Quando il confronto politico è strumentalmente abbassato al livello delle sterili polemiche e delle accuse infondate, abbiamo il dovere morale, prima ancora che politico, di riportare il dibattito sul piano della dialettica costruttiva e scevra da pregiudizi.
Il gioco a cui sta giocando il “Pdl” è ormai chiaro a tutti. Quando vengono meno le argomentazioni e le proposte, quando manca un progetto alternativo serio, è sin troppo semplice agitare le acque per nascondere la pochezza di argomenti e strumentalizzare ciò che, a seconda dei momenti, meglio si presta a questo scopo.
Purtroppo, però, il “Pdl” ha finito per andare oltre qualsiasi decenza, oltrepassando di fatto ogni limite. Non si può più continuare in questo modo, perché quando si ha dinanzi un interlocutore anonimo che si nasconde dietro una sigla di partito, accusando il sottoscritto e la collega di reati, oltre che di un comportamento politicamente a danno dei cittadini, non si può più avere la pazienza conservata sino ad ora, cioè quella di chi sopporta la becera pseudo-politica di coloro che non riescono mai a riconoscere una sola azione positiva di quest’Amministrazione, ma che, al contempo, non hanno mai avanzato nessuna proposta costruttiva. E per fortuna - mi vorrebbe da dire – che questi signori non hanno mai amministrato la nostra città.
Al di là delle considerazioni personali, però, occorre fare chiarezza e non, come si tenta di fare, mistificare la realtà: né gli uffici né l’assessore all’urbanistica hanno mai conosciuto atti di natura privatistica tra Italgest e il gruppo Filanto; né, ad oggi, tali atti sono materialmente presenti nell’ufficio tecnico del Comune di Casarano.
Il certificato di compatibilità urbanistica inviato in conferenza dei servizi lo scorso aprile, al quale fa riferimento il “Pdl”, era un atto dovuto e non strumentale a nessuna logica protesa a favorire l’impianto Heliantos.
Nello specifico, il sottoscritto ha già detto più volte quale sia la propria posizione in relazione alla centrale.
Vorrei ribadire, però, come fino ad oggi io abbia lavorato, e così farò in futuro, per il bene della città, impegnandomi, sia sotto il profilo politico che amministrativo, per l’ottenimento di quei risultati che cominciano ad essere concretamente visibili.
Proprio per questo da oggi non tollererò più atteggiamenti che hanno sempre come leitmotiv l’impianto a biomasse e che cominciano ad estendersi, oltre alla figura del sindaco, anche su quella dei suoi collaboratori.
Non solo si tenta di ricondurre la discussione, sempre e comunque, a questo argomento, ma lo si fa allo scopo di spostare l’attenzione da ciò che quest’Amministrazione sta concretamente realizzando e dalla pochezza progettuale del “Pdl”.
Vorremmo capire, per esempio, quale sia la posizione del “Pdl” locale sulla finanziaria, sulla quale il Governo sta ponendo la fiducia e contro la quale anche i governatori dello stesso Popolo delle libertà stanno protestando. Vorremmo conoscere le proposte concrete del “Pdl”, che evidentemente ha pensato di impostare la sua stessa identità di partito (ammesso che una identità ce l’abbia) solo ed esclusivamente sulle biomasse.
Mi spiace, ma il “Pdl” deve sapere che il sottoscritto non è accolito di nessuno e non ha mai adottato comportamenti illeciti come quelli descritti nel comunicato diramato ieri. Probabilmente, invece, sono io ad avere a che fare con un gruppo di accoliti di qualcun altro ed è proprio a loro che chiedo di rendere nota la propria identità, perché un uomo che si ritiene responsabile delle proprie azioni, si assume la responsabilità di quello che dice e non si nasconde dietro sigle di partito.
Pertanto, invito chi ha voluto usare espressioni come quelle contenute nel comunicato diffuso ieri dal “Pdl” a riconoscerne pubblicamente la paternità, per evitare che la querela che sto per presentare sia rivolta contro ignoti».
Attilio De Marco
Assessore all’Urbanistica

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