venerdì 22 gennaio 2010

Politica di coerenza

Quando ascolto illustri intellettualoidi e pseudo politici di tutti i livelli puntare il dito contro l’UDC, accusando il partito centrista di fare la “politica dei due forni”, di essere opportunista e incoerente, la mia mente immagina gli adolescenti che parlano male della più bella ragazza del gruppo, additandola come una “poco di buono”, quando fino a pochi attimi prima le hanno spedito sms sdolcinati.


Purtroppo è il solito problema della scarsa memoria storica che serpeggia nel nostro paese.

Eppure meno di 2 anni fa, dopo la caduta del precario governo Prodi, l’Unione di Centro ebbe davvero la grande “opportunità” di accaparrarsi qualche prestigiosa poltrona ministeriale. Era infatti parte integrante di quella coalizione di centro-destra che avrebbe potuto facilmente vincere ( come poi avrebbe effettivamente fatto) le successive elezioni politiche.

Un partito opportunista ( come taluni lo vogliono far apparire) non si sarebbe certo fatto sfuggire tale ghiotta occasione, e in nome del pragmatismo avrebbe anche accettato la fedele sottomissione al premier e l’accordo capestro con la Lega Nord.

Ciò invece non accadde, in virtù di quei valori che da sempre caratterizzano il partito di Casini.

L’UDC non cedette neanche alla “pragmatica politica dei numeri”, rifiutando di entrare nell’ instabile coalizione di centro-sinistra contro la quale aveva fatto per due anni un’opposizione parlamentare.

La stessa situazione si ripropone oggi nelle imminenti elezioni regionali: l’Unione di Centro, in virtù della propria politica moderata, si confronta nei vari territori con le diverse coalizioni politiche per cercare di creare un progetto comune che faccia crescere il territorio.

In Puglia ha ancora una volta avuto l’occasione di fare una politica di “opportunismo” e di cedere alla cosiddetta “pragmatica politica dei numeri”. Vendola, al quale va la mia personale stima come uomo e come politico, è stato a capo di un’amministrazione verso la quale l’UDC si è sempre mostrata critica! Un’amministrazione che ad esempio ha perso (in maniera anche goffa) quella battaglia sulla Sanità Pugliese della quale aveva fatto la propria bandiera in campagna elettorale.

Una grande coalizione di centro-sinistra guidata da Nicki Vendola ( o comunque l’accettazione incondizionata del risultato delle primarie qualora ne dovesse uscire vincitore l’ex governatore ) permetterebbero all’UDC di entrare a far parte di una probabile maggioranza di governo ma con quale coerenza?

Per questo motivo l’UDC ha deciso di non prendere parte alle primarie del centro-sinistra, restando disponibile a costruire un progetto comune qualora ve ne siano le condizioni, ma senza rinnegare i propri ideali e senza mai piegarsi a logiche di opportunismo politico!

Gianluca Memmi

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